Il whisky (chiamato anche whiskey, a seconda dei Paesi) è uno degli alcolici più famosi al mondo, e ha davvero poco bisogno di presentazioni.
Una sua caratteristica peculiare è il fatto di avere una gradazione alcolica molto elevata, esso rientra infatti nella categoria dei superalcolici, altrettanto identificativo è il suo particolare metodo di produzione.
Il whisky è infatti un distillato ottenuto tramite la fermentazione, con successiva distillazione, di cereali di varia tipologia come orzo, segale, mais e frumento, e ciò contribuisce in maniera importante a definirne il gusto; da questo punto di vista, dunque, il whisky si colloca nella categoria dei distillati, ed è interessante sottolineare che la sua maturazione, la quale dura anni, avviene rigorosamente in botti in rovere.
Un ingrediente interessante, da gestire in modo oculato
Come si diceva, il whisky è uno degli alcolici più famosi al mondo, in alcuni casi, come si può notare visitando le categorie dedicate di e-commerce specializzati come VinoPuro, è un’autentica bevanda “luxury” con costi superiori ai 1.000 euro a bottiglia, quel che non tutti sanno è che il whisky sa essere anche un ottimo ingrediente da utilizzare in cucina.
Le caratteristiche del whisky lo rendono, a differenza di altri alcolici, un ingrediente davvero molto interessante per impreziosire i cibi, a condizione ovviamente che sia gestito in maniera ottimale.
Il sapore molto intenso del whisky, unitamente alla sua elevata gradazione alcolica, può renderlo un ingrediente eccessivamente “coprente”, che tende dunque a prevaricare gli altri sapori che contraddistinguono il piatto, ma come si diceva un utilizzo oculato può essere davvero decisivo per conferire ad una pietanza un sapore ed una personalità davvero speciale.
Le ricette che prevedono appunto il whisky tra i propri ingredienti non sono poche: alcune sono di semplice realizzazione, altre invece sono più complesse.
Ma quali sono i piatti in cui il whisky riesce a rivelarsi particolarmente azzeccato?
Le preparazioni in cui il whisky sa rivelarsi più adatto
Non ci sono dubbi: quest’alcolico, anzitutto, sa essere l’ingrediente perfetto per dei piatti di carne, da intendersi principalmente come carni rosse: esso può essere utilizzato per marinare la materia prima nella fase antecedente alla cottura, per insaporirla, oppure può essere utilizzato a preparazione in corso.
Una vera “chicca” che molti chef scelgono di valorizzare è quella di associare il whisky a della panna, per preparare così delle morbide e intense salse che andranno ad accompagnare la carne.
Il whisky, tuttavia, trova spazi importanti anche per quel che riguarda la preparazione di primi piatti, in particolar modo risotti, nella cui preparazione è utilizzato prevalentemente per sfumare, e piatti di pasta, come ad esempio le diffuse ed apprezzatissime “penne al whisky”.
Non bisogna dimenticare che il whisky sa essere utile anche per la preparazione di dolci, non a caso è un ingrediente tutt’altro che raro nel mondo della pasticceria.
Il whisky viene utilizzato soprattutto per bagnare del pan di spagna o per realizzare delle deliziose creme, inoltre è particolarmente gettonato in associazione alla frutta, difatti ricorre piuttosto spesso nella preparazione di crostate e strudel.
Non ci sono dubbi, dunque: il whisky sa essere davvero un ottimo alleato in cucina, e ne bastano piccole quantità per rendere i cibi molto più saporiti.